Una solenne facciata neogotica. Ma l’interno è totalmente barocco! Colonne, cappelle e pavimenti in marmo. Trascendenza verso disvelamenti salvifici. Ovunque simbolismi di rivelazione e fede irraggiante. Austera semplicità. Preziosa e interiore esperienza di Dio. Da vivere con devozione.
Poi il solenne altare maggiore con il coro. Due altari minori. Un compendio purissimo di religiosità. E Lina permea le pareti. È tra i marmi. Si irradia verso la cupola. Benevola e misericordiosa. Ciò sorprende e incanta! Ma la chiesa è anche sommario della stirpe dei Fieschi Ravaschieri!
Contiene infatti due maestosi sarcofaghi che commemorano l’ultimo duca Vincenzo, la moglie Beatrice Potenziani e la loro figlia, la principessa Ornella. Ma c’è altro: il bassorilievo in marmo di Giovanni Dupré dedicato a Lina. Un angelo con le ali piegate che vola in cielo!
Angelo dei poverelli perché il suo nome era una benedizione per tutti i bambini in miseria. Dunque la chiesa è mistero e rivelazione. Come tutti i luoghi di questo scenario unico! Ma adesso ancora oltre verso altri suggestivi percorsi di Villa Ravaschieri.