

La Rocca di S. Quirico del 1042 è fulcro psicogeografico di Roccapiemonte. Già nel 1057 c’erano al suo interno case dei primi abitanti della zona. Con il tempo si trasferirono nella pianura sottostante il Solano, costruendo villaggi in plaio montis.
Il primo fu Pimonte. Pochi caseggiati rurali. Poi intorno al 1200 c’è il borgo Roccapiedimonte. Da Rocca e Pimonte. Nel 1500 avrà forma urbanistica. Con due vie principali che s’intersecano creando il centro nella piazza del paese.
Dal 1800 è Roccapiemonte. Dal centro si irradia via Croce Palazzo. Per la presenza all’epoca di un grande croce in pietra. Posta all’inizio della strada verso Lanzara. E perché conduce al palazzo ducale dei nobili Ravaschieri Fieschi!
Nel 1912 il percorso di via Croce Palazzo entra nella proprietà dell’ultimo duca. È qualcosa di simbolico. Come se il Casato volesse riconciliarsi con il popolo! Aprendo Villa Ravaschieri ad un transito poetico fruibile ai cittadini.
Nel 1929 alla morte del duca questo tratto fu chiuso. Poi nel 1931 via Croce Palazzo cambiò nome in via Roma. Ma ancora oggi ci sono a Villa Ravaschieri le tracce storiche di questo emozionante transito psicogeografico!