

È sempre stata chiamata Lina! Però pochi ricordano che il suo nome di battesimo era Carolina, tramandato dalla contessa Carolina Frendel, la sua bisnonna.
Ma Teresa Filangieri chiamava la sua adorata figlia Azzurrina, perché appena nata fu vestita del sacro celeste della Madonna. Questo colore divino caratterizzò sempre l’abbigliamento della bimba per tutta la sua breve vita, vissuta con fede intensa per Nostra Signora.
In momenti di intimità e serenità a casa, Teresa la chiamava Opale come la gemma preziosa che quando è colpita dalla luce rivela molteplici, stupende e bellissime variazioni cromatiche.
Poi quando era a Parigi i passanti vedevano Lina giocosa tra le bancarelle di fiori, e per la sua eleganza e raffinatezza esclamavano: Oh! La charmante enfant!
Tuttavia il popolo di Roccapiemonte era stupito per il suo incedere aristocratico e impeccabile, insolito per una bimba della sua età. Per questo destava riverenza e rispetto, così la chiamarono La piccola nobile. E quando dopo decenni furono rivelati i dettagli miracolosi e intrisi di santità della sua esumazione, i più devoti rocchesi iniziarono a ricordarla come La piccola mistica.
Ma un nome fra tutti è quello che meglio rivela il suo destino tra la gente: Lina come Angelo dei poveri, perché ispirò mamma Teresa al bene per il prossimo.