È il 17 settembre. Sembrava un giorno come gli altri per la settantaseienne Ornella. Poi ricevette una telefonata dal sindaco di Roccapiemonte: Principessa! Dovete sospendere subito i lavori di sbancamento nei vostri terreni a contrada Gallo, perché oggi è stata lì ritrovata una tomba di età romana! La principessa acconsentì. D’altronde sapeva che quel terreno era confinante con l’importantissima zona archeologica della necropoli di Nuceria Alfaterna, databile dal IV secolo a.C. al I d.C.
La notizia sensazionale era già stata diffusa in mattinata da Don Mario Vassalluzzo e Radio Ralivas di Roccapiemonte, e a contrada Gallo c’era un fervente presidio di vigili, carabinieri, funzionari e tecnici della Soprintendenza di Salerno. Cosa videro? Nell’area sottostante il costone della cava di sabbia, lo spettacolo emozionante di una tomba coperta da uno spesso strato di lapillo, risalente all’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. Cosa ritrovarono? I resti di un giovane e tanti cocci di anfore in frantumi. Più in là una struttura muraria. Cosa dedussero? Secondo il Soprintendente alle Antichità di Salerno la tomba era databile al I secolo d.C. mentre la struttura in muratura al III e II secolo a.C., quindi era la parte terminale di una necropoli che ancora oggi è sepolta alle pendici del magico Solano.