

Nel 909 esisteva Levarnio, poi cambiò il nome in Lavagna, e quando divenne contea fu infeudata al vescovo di Genova. Dopo l’anno Mille, Ansaldo di Baviera raggiunse quei territori e ne divenne locatario. Gli successe suo figlio Tedisio, primo Conte di Lavagna nel 1031, ma nel 1037 reclamò autonomia, in virtù degli editti di Corrado il Salico. Nel 1110 la Repubblica di Genova passò alle armi contro i Conti di Lavagna, che furono assoggettati. Poi nel 1132 si ribellarono e videro distrutti castelli e terre, allora chiesero all’imperatore di rientrare in possesso dei beni perduti.
In questa sarabanda di guerre e potere, nel 1155 dai Conti di Lavagna si erano già diramate altre due famiglie da Beltramo Ravaschiero e da Ugo Flisco, da cui trassero origine i casati nobiliari dei Ravaschieri e dei Fieschi! Nel 1158 Federico Barbarossa gli concesse il diritto di successione per i loro feudi. Ovviamente entrarono di nuovo in guerra con Genova che nel 1198 riuscì a sottometterli! Ma nel 1227 i Conti di Lavagna furono riammessi da Federico II nel possesso della contea. E nel 1249 re Guglielmo gli concesse esenzioni da servigi imperiali, tasse regie e gabelle locali. Poi nel 1280 re Rodolfo da Vienna e nel 1313 Enrico VII riconobbero definitivamente ai Conti di Lavagna tutti i privilegi concessi dai loro predecessori.