

Il padiglione a Posillipo dipendeva dal Ministero della Guerra. Si recò quindi a Roma per esporre alle autorità il suo progetto di dolore di madre che bramava confortare altre madri infelici costruendo un ospedale per bambini. Dopo innumerevoli incontri e superando non poche diffidenze e difficoltà burocratiche, Teresa Filangieri riuscì ad acquistare quelle miserabili mura per realizzare il suo sogno di amore e carità. Ma occorrevano altri fondi per avviare i lavori. Allora economizzò su tutto! Affittò il suo palco al Teatro San Carlo; poi organizzò spettacoli di beneficenza, e tutta Napoli si mobilitò. Le donazioni arrivarono generose da ogni dove.
Dopo rocambolesche vicende che videro protagonisti aristocratici, nobili, ricchi commercianti e popolo di buona volontà, finalmente il 25 giugno 1879 fu inaugurato l’Ospedale Lina. Con ventiquattro piccoli letti. Ogni singolo lettuccio veniva mantenuto grazie a rette pagate da benefattori. Ma successivamente il seme d’amore germogliò abbondante! Il re d’Italia Umberto I, la regina Margherita, il duca Vincenzo Fieschi Ravaschieri, il senatore Gallozzi e tanti nobili napoletani si unirono all’opera di carità. Dal 1881 al 1901 furono accolti, curati e operati migliaia di bambini. Ma senza questa guerriera d’amore niente sarebbe stato possibile!