

Erede. Nacque il 9 novembre del 1848 a Napoli. Figlia unigenita del V duca di Roccapiemonte Vincenzo Ravaschieri-Fieschi e della nobile Teresa Filangieri dei principi di Satriano. Quindi legittima e futura duchessa di Roccapiemonte!
Infanzia. Educata alla fede cristiana. Inconsueta percezione di Dio. Nel 1854 era a Ischia. Si scatenò il colera! Fuggirono con una nave. A Livorno una violenta tempesta! Lina invitò alla preghiera con l’amica di famiglia: Paoline, Prions Dieu!
Dolore. A sei anni problemi di salute. Nel Sabato Santo il parroco nella casa dei genitori. Entrò nella stanza di Lina. La fanciulla trasalì. Disse alla mamma che pensava fosse giunta la sua ora! Ma il morire gli sembrava una grazia del Signore!
Maria. La malattia la teneva a letto. Ma desiderava la Santa Messa dell’Annunciazione. Teresa tentò di dissuaderla. E con celestiale grazia disse: Vedrai mamma che domani mi sentirò meglio e potrò andare in chiesa nei giorni della Madonna!
Luce. Nel 1860 muore a Firenze. A dodici anni. Stanza d’albergo. In un letto coperto da petali di fiori. All’alba si sollevò dai candidi guanciali. Baciò il crocifisso. Esclamò ai genitori: Madonna! Luce! Io muoio! Così raggiunse la gloria di Dio.
Angelo. L’epigrafe di Roccapiemonte: Lina Fieschi Ravaschieri, unigenita di Vincenzo duca di Roccapiemonte e di Teresa Filangieri dei principi di Satriano. Pellegrinò in terra 12 anni fino al 1° settembre 1860 sfavillando amore come un angelo.
Profezia. Nel 1925 esumazione di Lina nella chiesa di Roccapiemonte. Grande meraviglia dei testimoni! Il corpicino della fanciulla è intatto. Come nella profezia di Mons. Raffaele Borrelli. Che nel 1904 definì Lina martire che si cangiò in angelo!
Attesa. Resti mortali. In odore di santità. Trasferiti nella Cappella dei Ravaschieri a Napoli, dove riposa in pace. Forse un giorno ritornerà a Roccapiemonte! Ma in quell’urna c’è fede, speranza e carità. Della dolce Azzurrina. La piccola mistica!