È una lunga storia da rendere viva nel tempo presente. Inizia dopo il 1200, con feudatari e vassalli che lasciano l’intra moenia della Rocca di S. Quirico verso l’in plaio montis di Roccapiemonte, dove già c’erano chiese, santuari, caseggiati e villaggi.
Ma ciò che oggi chiamiamo Palazzo Ravaschieri è citato per la prima volta soltanto nel 1500 in un documento del Viceregno spagnolo dove si notifica un palacio con su jardin nella pianura dei los casales dominata da la Roqueta, il castello sul Solano!
Baroni, conti e una dinastia di cinque duchi. Il palazzo è stato il simbolo del potere feudale ed aristocratico dei Ravaschieri-Fieschi, dei Nobili di Lavagna. Seicento, Settecento, Ottocento e Novecento fino all’ultimo duca di Roccapiemonte.
Questo palazzo ha osservato nobili, poeti, letterati, filantropi e contadini. Ha vissuto magnificenza e decadenza. È stato testimone di vicende di potere controverse e talvolta crude. Ma è soprattutto incanto, bellezza e cultura. Tutte tracce emozionali indelebili!