

Il nonno e il padre erano persone eccezionali, ma profondamente diverse. Il colto illuminismo di nonno Gaetano. Lo spirito guerriero di papà Carlo. Teresa ereditò da entrambi ideali e forza!
Il filosofo Gaetano Filangieri teorizzava il Governo Illuminato dei Principi, ispirato a Vico e Voltaire. Scriveva che la nobiltà più saggia e riformista doveva essere tramite tra re e popolo. Parlava di armonia sociale aiutando i poveri per il comune progresso collettivo. Le sue idee di garantismo, di libertà e di tolleranza trovano massima espressione nella “Scienza della Legislazione“, un capolavoro che colpì, per la sua moderna visione del diritto, Benjamin Franklin, il quale ne trasse ispirazione per la stesura della Costituzione Americana.
Invece il generale Carlo Filangieri iniziò giovanissimo la carriera militare. Prima impeccabile cadetto, poi intrepido comandante. Combatté con Napoleone ad Austerlitz; successivamente nella Repubblica Partenopea di Murat. Poi riorganizzò l’esercito borbonico di Ferdinando II ma rifiutò di marciare contro Giuseppe Garibaldi.
Pur non avendo mai conosciuto il nonno Gaetano, deceduto a 35 anni, per Teresa fu un modello di vita. Fu instancabile filantropa, colta scrittrice e brillante giornalista. Agì per opere di bene con sorprendente energia e caparbietà, sfidando enormi difficoltà come in una battaglia. E la sua possente personalità unì finalmente nonno e padre in una epica sintesi di cultura e azione.