Nel teatro di Villa Craven a Posillipo c’era allegra baraonda di genitori, bambinaie e pargoletti per le prove del ballo. Alfonso Casanova si aggirava inquieto dietro le quinte. L’evento doveva essere comunque impeccabile! Ma Lina aveva scelto una intrigante tarantella. E a questo ritmo frenetico già preparava abitini e addobbi di scena, sbirciava curiosa le liste degli invitati, sfogliava dispettosa libretti e spartiti degli orchestrali, saltellando con gioia tra piccoli ospiti e adulti stremati. Poi finalmente tutti in scena! La sala è gremita di ospiti illustri.
Silenzio. E lo spettacolo d’incanto inizia! Agitando con inconsueta esperienza tamburelli dai mille suoni, Lina irruppe sul palcoscenico tra bambini variopinti come stelle filanti! Cavalieri e damigelle danzavano instancabili. Tenendosi per mano, con cerchi che si allargavano e si stringevano in colorate figure, con giravolta e inchino finale. Un grande successo con fragorosi applausi del pubblico. Paolina Craven fu soddisfatta della generosità delle donazioni. Obiettivo raggiunto per soccorrere i bisognosi, poi il meritato riposo.
Alla luce tremula del lume, Lina dormiva serena. Teresa amava soffermarsi al suo capezzale anche dopo averla addormentata. Il suo dolce visino mutava espressione, seguendo le imperscrutabili pulsioni della sua anima candida nei sogni concilianti della notte. Come stupendi colori e riflessi indecifrabili di gemma preziosa. Buona notte, mia bellissima Opale!